Comunicare con i propri clienti attraverso l’invio di newsletter è una strategia comunemente utilizzata da molte aziende e operatori di marketing digitale. Eppure non sempre il ritorno d’investimento di queste campagne mostra risultati accettabili. Sono tanti i fattori che determinano il successo di una mail, ma su tutti ce n’è uno che va tenuto in grande considerazione: la presenza di video.
Oggi YouTube è in assoluto la fonte più diffusa e usata per fruizione e diffusione di video. Sono sufficienti alcune cifre relative a questa piattaforma per avere un’idea di cosa stiamo parlando:
- 1 miliardo di utilizzatori unici al mese
- 4 miliardi di video visti ogni giorno
- 3 miliardi di ore di video visualizzati ogni mese
I dati forniti da un recente studio condotto da The Relevancy Group parlano chiaro e indicano una cifra che ci farà drizzare subito le orecchie: un contenuto video può aumentare del 40% il Roi di una campagna. Mica noccioline! Il 40%!
Perché? Forse perché un filmato si vede senza il minimo sforzo, leggere invece ne richiede almeno un po’.
Ma allora come mai, nonostante negli ultimi tempi arrivino da più fonti indicazioni circa l’efficienza dei contenuti video, non si usano ancora come si dovrebbe?
La stessa ricerca ha analizzato le risposte di 266 addetti al marketing e di essi solo il 25% ha dichiarato di inserire video nelle proprie mail. Gli altri si stanno attrezzando o ci stanno pensando.
Ma perché non lo fanno già?
- il 43% risponde che non ha abbastanza contenuti video
- il 27% dice che il limite è dovuto all’aumento dei costi legati alla produzione
- il 24% dice che la propria strategia di email marketing ha altre priorità. Certo che aumentare del 40% il Roi di una campagna rappresenta un motivo che difficilmente può essere superato in quanto a priorità…
Forse è il caso di uscire subito a comprare una videocamera HD…